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boomtown: un altro crazy festival. a tutto gipsy

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Siamo a Boomtown… ovvero una città incantata (e inventata) che viene costruita ogni anno (da 4 anni) in una valle a Sud dell’ Inghilterra e che per 4 giorni si popola nella più totale libertà espressiva.

Volete sapere com’è, come si vive, cosa si fa? Ve lo racconta Andrea Deanesi, collaboratore di Vogue.it, appassionato di moda (fa scouting di young designers) e di musica (non si perde un festival). Lui ci è appena stato, Boomtown ha aperto le sue porte il 9 agosto e le ha richiuse il 13 a mezzogiorno. Ecco il suo racconto.

by Andrea Deanesi

Mi è bastato poco per capire che questo festival ha le carte per diventare uno degli appuntamenti piu cult in europa, volete conoscerne il motivo? Si è ben ispirato alle influenze del mondo Gipsy, alla sua idea di libertà, di nomadismo, di contaminazione culturale, di libertà espressiva…
E’ così che il panorama musicale scelto è vario e si mixa in continue jam session che vedono come protagonisti generi quali Reggae, Rocksteady, Roots, Ska, Dub, DnB, Dancehall, Raggamuffin, mescolati a note electro, a sonorità Gypsy, questa alchimia tra i diversi generi musicali inonda di allegria tutta la valle che esplode con le sonorità Balcane, le influenze Byzantine, Greche e Ottomane.
Ma non c’è solo la musica qui, infatti è un luogo di massima creatività per questo ogni anno viene dato un tema diverso così da animare e indirizzare lo stile dei partecipanti e le performance degli artisti, che danno vita a immaginarie situazioni e spettacoli pirotecnici assolutamente unici.

 

Per il 2012 siete pronti a sbarvare nello spazio? Infatti il tema prescelto è stato: Alieni e Extraterrestri così tutta la parte visuale e pirotecnica (seguita da Arcadia,  l’organizzazione artistica che segue Glastanbury) ha dato vita a mirabilanti ricostruzioni di maxi cyber mutanti, qui ci si ritrova in un nonnulla a camminare tra stelle e spacemen, space lady e man from mars, iron Men, e X Men, cyber aliens e sexi transformers, e ci si può davverio sbizzarrire scegliendo di indossare azzardati look accecanti, come spacesuit, corsetti futuristici borchiati e una moltitudine di dettagliatissimi accessori provenienti dallo steampunk. Ma non dimenticatevi il Gypsy quindi anche tanto colore, sì alla stampa psichedelica e cappelli stravaganti. Make up azzardato e perché no anche body painting.
Ma cosa differenzia Boomtown da tutti gli altri eventi musicali? Innanzitutto risulta incredibile e affascinante camminare in una valle dove è stata costruita una vera e propria città, dove e vere e proprie pareti disegnano dei paesaggi e delle entrate a locali e palchi, tutto sempre rigorosamente openair, facendoci sentire in un clima cittadino. E poi questa è una temporary community di 25.000 persone tra artisti e ospiti che si trasferiscono qui per scambiarsi spunti creativi e vibrazioni muiscali, trasportando al Sud dell’Inghilterra un’atmosfera assolutamente “spaced out” da qualsiasi nozione ed ideologia di evento musicale.
E’ difficile in un paese come l’Inghilterra realizzare un qualcosa che riesca a fronteggiare realtà enormi quali Glastanbury, Secret Garden e molti altri eventi, ma Boomtown in pochi anni sta diventando un Must all’avanguardia per tutti i precursori di festival musicali.

 

 


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